PASSIONEGIESSE

R 80 G/S
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PASSIONE G/S - MOTO E RICAMBI USATI PER LE MITICHE BMW R80G/S

LA NASCITA DELLA GELANDE STRASSE

Dalla metà degli anni '70, nel mercato europeo della moto c'era una prevalenza delle case giapponesi Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, la stessa Suzuki nel 1975 commercializzò in Europa la DR 400 e poi nel 1976 la Yamaha con la mitica XT 500 tipologia di moto a noi fino ad allora sconosciuto: "la Enduro", uno strano oggetto a meta' strada tra una scrambler stradale e una moto da cross estremo.
Le prime a sbarcare in Italia con successo dopo le prime DR400 furono le Yamaha XT 500, al primo impatto la loro comparsa non fu molto apprezzata, ma poi col passare dei mesi la curiosità della clientela e il fascino strano del mezzo meccanico fece si che ad affermarsi, nelle preferenze e nella moda del momento, fu la Yamaha XT500 una monocilindrica da 500cc pratica e maneggevole ciclisticamente perfetta, che già da subito si impose nei mercati europei e nelle corse di lunga durata, stracciando avversari e monopolizzando i podi nella famose corse: Parigi-Dakar, Rally dei Faraoni e in altri raid attraverso i deserti africani.
Nel tentativo di contrastare lo strapotere della XT500, nel settembre 1980 ad Avignone (FR) la BMW presentò la prima enduro di grossa cilindrata, la R80 G/S dove la cifra 80 sta per la cilindrata 800cc e la sigla G/S sta per "Gelande/Strasse"  strada sterrata, ma a prima vista sembrava una moto pesante e impacciata, destinata e rimanere solo un "goffo tentativo" ma che invece da lì a poco, sovvertendo tutti i pronostici e nonostante il suo costo elevato, rispetto alla media del momento, di dimostrerà una vera "Regina" della strada e del fuoristrada, distanziando tutti gli avversari, sia nelle preferenze del pubblico che nelle grandi corse africane.
Fu la prima enduro bicilindrica da 800cc con 40hp e presentava delle vere innovazioni tecniche, per quell'epoca: montava un  motore boxer a cilindri contrapposti con 2 carburatori Bing da 32, la forcella anteriore con perno avanzato e ruota da 21",  freno anteriore a disco e trasmissione a cardano, ma la vera novità era il retrotreno, con un monobraccio oscillante (Monolever) che al suo interno conteneva il cardano, ed un solo ammortizzatore posteriore con ruota da 18";  tutto questo conferiva alla moto un ottimo bilanciamento e comfort di guida,  facendola diventare una vera macchina da viaggio, estremamente efficace in ogni condizione, sia su strada che fuoristrada, anche impegnativi.
Già dal 1981 partecipò al massacrante raid Parigi-Dakar attraverso i deserti africani, aggiudicandosi la vittoria con Hubert Auriol che la replicò poi nel 1983, e poi ancora nel 1984 e 1985 con Gaston Rahier.
Nel 1984 per celebrare le vittorie nella corsa africana la BMW presentò il modello 80G/S Paris Dakar, che era sempre uguale, sia nella meccanica che nella ciclistica e motore, alla solita G/S, differiva solo in 5 particolari: un serbatoio più grosso da 32lt (l'orginale era da 18lt), una sella monoposto arancio con un portapacchi posteriore, la messa in moto a pedivella laterale, il parafango posteriore bianco, e la marmitta cromata con un copri-marmitta in metallo nero, e in pochissimi esemplari (praticamente 6, quelli del giorno della presentazione) la firma originale di Gaston Rahier sul serbatoio; firma che successivamente la BMW replicò, con un adesivo,sui modelli in vendita, a richiesta come optional.
La produzione della G/S iniziò nel 1980 e terminò nel 1987, nel '84 - '85 e '86 venne prodotta parallelamente anche la Paris Dakar;   poi nel '86/'87 arrivò il modello che segnò la chiusura di quella che per tutti resterà la prima serie;  uscì con nuove colorazioni: serbatoio rosso con decals e parafanghi e gruppo faro anteriore bianchi e una sella arancio  (che molti sostituivano con la nera),  oppure con serbatoio azzurro con decals e parafanghi bianchi e sella azzurra, o nera,  in alternativa c'era anche la versione bianca con decals azzurri o rossi, parafanghi bianchi e sella nera,  per tutte queste ci sarà la novità del cruscotto, portafaro e strumenti, bianco, i foderi forcella e i gusci coprivalvole neri,  in concomitanza con questi nuovi colori usci', in germania, anche un modello piu' picccolo di cilindrata: la R65G/S, 650cc e 27 HP,  ma per il resto: ciclistica e carrozzeria, era completamente identica alla sorella maggiore, si poteva distinguere perchè le colorazioni erano soltanto bianca con decals sul serbatoio rossi o celesti e la sella nera e con una marmitta cromata invece che nera,  fu commercializzata in Italia solo su richiesta con pochissimi modelli fino agli anni '90
Il 1988 segnò la fine della produzione della "mitica" prima serie, della quale ne vennero prodotte poco più di 26.000 esemplari.
Dal 1988 la BMW presentò la 2^ serie introducendo anche una nuova motorizzazione 1000cc chiamandole così 80GS e 100GS, (eliminando la barra sulla scritta G/S) e tolta definitivamente la R65G/S. In queste nuove 80GS e 100GS  fu allungato il retrotreno e modificato il braccio oscillante posteriore, sempre con all'interno il cardano, ma dotandolo di un controbraccio (Paralever) più basso attaccato alla coppia conica, riducendo così l'innalzamento del retrotreno nelle brusche accelerazioni e nei cambi di velocità, rendendo così migliore l'assetto e il comfort di guida della moto;  questa innovazione continuerà su tutti i modelli della casa tedesca fino ai giorni nostri;  questa 2^ serie fu prodotta dal 1988 al 1990 in soli 3 colori ( bianco alpnweiss con grafiche azzurre, rosso marakesch con grafiche nere e nero avus con grafiche gialle, detta anche "ApeMaia") e con la parte anteriore come la serie precedente: fanale rotondo e guscio portafaro con solo il contakm nel guscio e parafango alto; poi dal 1991  fino al 1994 fu sostituita la parte anteriore con un fanale rettangolare e una semi carena con una protezione metallica e cupolino con due strumenti: contakm e contagiri;  chiamato da tutti "Carenino".
 Dal 1994 la BMW passò ad un modello di GS piu' avvenieristico con nuovo motore 4 valvole nuova ciclistica, creando il Telelever anteriore, un nuovo design e introducendo la prima generazione di elettronica, compreso il sistema di iniezione e ABS.
Dal 1995 al 1997 la BMW produsse un modello di GS sempre bicilindrico con il vecchio motore a due valvole di 800 cc, e la trasmissione a cardano con paralever, con il telaio misto della 1^ e 2^ serie di  colore azzurro (Santorin Blau) e il resto della carrozzeria bianco alpenweiss, denominata  R80GS:  Basic con serbatoio da 22lt, e Kakahari con serbatoio da 32lt, assemblata con varie parti della 1^ serie e altre parti della 2^, con lo scopo di svuotare i magazzini dai ricambi del vecchio progetto "2 valvole" e tuffarsi nel nuovo "4 valvole" che e' tutt'ora quello esistente per i nuovi modelli BMW Motorrad.
Nel 2010, il vecchio progetto GS diventato mito,  ha compiuto 30 anni, ha segnato il suo passaggio nella storia delle moto di tutti i tempi, lasciando un segno indelebile sia nel mondo dei grandi raid motoristici, dei grandi viaggi in moto, sia nelle strade di tutti giorni e ancora oggi, con il nuovo progetto, e' la moto più desiderata e venduta.
Ma per noi vecchi amanti e appassionati di questo mitico modello, cio' che continueremo ad amare di più, rimarrà sempre L'intramontabile  "Prima Serie" (G/S) madre di tutte le enduro di grossa cilindrata e di tutte le GS prodotte e che continuerà a solcare le "Gelande Strasse" di tutto il mondo.



PASSIONE G/S , VIA RISORGIMENTO 2 - CASALSERUGO (PD) - Tel: 348 6902629 | E-mail: radamex@libero.it
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